La Divinazione – intervista a Sara Pace

DI LAURA COSTA

Osservare e ascoltare l’acqua era uno degli antichi metodi per fare divinazione, cioè per entrare in contatto con Dio. Ovviamente il concetto attuale di Dio è molto diverso da quello dei nostri progenitori. Per loro Dio era la natura che rigogliosa e potente li circondava. Entrando in contatto con lei ricevevano informazioni sulla vita e quindi su di se. A quei tempi l’essere umano si sentiva parte della natura. La percepiva come un “essere” più grande. La riteneva la forza che sta all’origine del tutto. Il padre e la madre originari.

Tra divinazione e scienza

Da questo processo di relazione, ascolto e ricezione, i nostri avi hanno compreso che dietro alla natura ci sono leggi e dinamiche precise. Da qui ha preso il via quella comprensione che, nel tempo, si è strutturata e raffinata fino a prendere il nome attuale di scienza. Infatti gli studiosi contemporanei cercano, ancora oggi, di capire le dinamiche della creazione. Del come e del perché esistiamo noi e tutto ciò che ci circonda. Anche loro sono impegnati nello sforzo di trovare e nominare i codici e le interazioni che costituiscono la natura.

Immersi nel mistero

Diciamolo! Siamo ancora immersi nel mistero per quante comprensioni siano avvenute. Gli antichi si sono occupati di dare il nome a manifestazioni come quella del fuoco, dell’acqua, dell’aria, delle piante, di tutti gli animali. Per noi è scontato questo fatto ma è grazie al loro sforzo che ora riconosciamo ciò che ci circonda. Gli scienziati hanno poi continuato ad indagare i fenomeni fino a scoprire particelle piccolissime come i quark, il bosone di Higgs e la struttura del DNA. Solo per citarne alcune.

Interpretazioni della natura

Le divinità con i loro nomi e comportamenti era il modo attraverso il quale gli antichissimi descrivevano e interpretavano ciò che sentivano della natura. Già! I sensi dei nostri avi erano sicuramente più affinati dei nostri, visto il loro modo di vivere. Il loro modo di descrivere ciò che intuivano passava attraverso l’analogia, la narrazione, l’evocazione di immagini. Oggi si usano la matematica, i termini scientifici, la razionalità. Le culture originarie pregavano e divinavano, quelle contemporanee formulano ipotesi e interpretano dati.

L’intervista – Divinazione con l’acqua

Purtroppo la divinizzazione oggi è percepita in modo più negativo e sopratutto come qualche cosa di losco e spaventoso da cui tenersi lontani. Ovviamente, come in molte cose della vita, più che il mezzo, sarebbe da valutare la persona che la pratica. Sara Pace utilizza la divinazione con l’acqua sapendo cosa fa e quale è il vero scopo di questo strumento. Per questo, noi di Informadacqua, l’abbiamo intervistata. La sua è una testimonianza preziosa che ci illustra come la divinazione può essere contemporanea senza per questo pestare i piedi alla scienza.