L’acqua dal Wuji cinese allo Zero Point Energy – riflessioni con Gabriele Bovina

DI LAURA COSTA E ROBERTO RISI

La teoria dei cinque movimenti

La teoria dei cinque movimenti è alla base della medicina tradizionale cinese. Acqua, legno, fuoco, terra, metallo sono gli elementi attraverso i quali vengono simbolizzati gli organi e le loro funzioni. Il fegato, ad esempio, è associato all’elemento legno, perché come il legno è facilmente infiammabile e le fiamme si liberano verso l’alto. Infatti, quando la rabbia accende il fuoco del fegato, la sua energia sale al viso, provocando rossore, calore, mal di testa, pensieri e pulsioni ripetitivi. Ecco che gli occhi si iniettano di sangue, come si infiammano le foreste.

Gli elementi

L’acqua, poi, è associata ai reni. Come tutti sappiamo i reni hanno la funzione di produrre urina e quindi di controllare i liquidi dell’organismo. Il fuoco è associato al cuore, il metallo ai polmoni e la milza alla terra. Le relazioni tra gli elementi vengono spiegate utilizzando i modelli di relazione umana come quello tra madre e figlio o nonno e nipote. Come si evince da questi esempi, la medicina cinese è basata su concetti facilmente comprensibili. Essi si ispirano ad intuizioni e ad esperienze comuni.

Microcosmo e macrocosmo

Per i cinesi l’uomo è un microcosmo che assomiglia al macrocosmo. Le leggi che governano l’uno governano anche l’altro. I modelli della medicina tradizionale cinese sono immutati da secoli. A noi occidentali possono sembrare riduttivi ma essi sono esplicativi delle leggi fondamentali della vita. L’acqua con le sue proprietà di plasticità, fluidità e forza interiore, è per i Cinesi un modello a cui ispirarsi per sviluppare virtù personali quali l’equilibrio, l’adattabilità e la resilienza. Questa visione del mondo, quindi, è ricca di fascino e significati ancestrali. Questi possono essere di grande ispirazione anche per noi, esseri moderni, occidentali e in cerca di risposte.

Intervista

Per questo abbiamo intervistato Gabriele Bovina, un nostro amico agopuntore ed esperto di filosofia taoista. Con lui, discutendo amabilmente e divertendoci, abbiamo cercato il filo rosso che unisce e separa il mondo dell’Occidente da quello dell’Oriente nei campi della Fisica, della Filosofia e della Medicina. Abbiamo analizzato i significati che la cultura cinese attribuisce all’acqua, la sua funzione nel Ciclo dei Cinque Elementi e nel dualismo Yin/Yang. Abbiamo messo a confronto la visione confuciana degli orientali, con quella individualista degli occidentali. Il culto della tradizione dei Cinesi fa da contro canto alle pulsioni iconoclaste degli europei. Lo Zero Point Energy, come espressione della più moderna fisica quantistica, è stato paragonato al Wuji, il Grande Vuoto, base della cosmogonia taoista che lo ritiene il contenitore di tutte le potenzialità. La storia del macellaio del principe Wen Hui ci insegna con semplicità come superare la dualità del mondo fisico per essere tutt’uno col Tao. Buona visione.